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add incontra Rosalba Piccinni, creatrice di “POTAFIORI”. Artista dei fiori, cantante, persona vera e concreta.

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add: Perché ti definisci una “CantaFiorista”?

R: Molto semplice: sono una cantante che vende fiori e una fiorista che canta. Nasce prima la musica: da bambina decisi che da grande avrei fatto la cantante. L'interesse per i fiori è sorto per caso nel corso della vita quando, alla ricerca di un lavoro, l’ho trovato da un fiorista. Ho assecondato quello che la vita mi ha offerto, tenendo a mente la mia passione, e sono arrivata ad unire piante, fiori e musica.

add: Qual è la tua filosofia di vita?

R: Sono nata in una famiglia numerosa, da cui ho imparato a condividere sempre in modo diretto le mie emozioni e passioni. Da Bergamo ad un certo punto mi sono sentita pronta ad affrontare la metropoli ovvero Milano: volevo andare oltre mantenendo il mio approccio genuino, diretto ed entusiasta per la vita.
Milano mi ha accolto dandomi la possibilità di confrontarmi e di esprimermi al meglio, qui mi sento libera ma allo stesso tempo obbligata a non deludere le aspettative… La mia trasformazione è stata la naturale conseguenza delle contaminazioni, dei miei interessi che non si esauriscono mai. La vita mi porta a non fermarmi e  a guardare sempre avanti anche quando siamo messi alla prova. Sono una persona concreta: anche in questo periodo sono riuscita a creare qualcosa di originale per andare oltre. Questo perché la mia vita è mossa da passione, creatività ed empatia. Ecco cosa accomuna i fiori alla musica: l'improvvisazione, la creatività. Le mie visioni sono guidate dal cuore, ma è la pancia che fa da ambasciatore alla testa, è lei che mi dice quale strada intraprendere.

add: Se dovessi riprendere gli studi cosa sceglieresti?

R: Il mio percorso mi ha portato da giovanissima a scoprire la creatività, l’avevo nelle mani quando ho iniziato a lavorare come fioraia. Se dovessi tornare sui banchi di scuola sceglierei il conservatorio, ma non ne sento l’esigenza: ho avuto la fortuna di incontrare persone che mi hanno arricchito in ogni fase di questo mio percorso. La mia voglia di viaggiare con la mente anche semplicemente leggendo un libro, guardando un film, andando ad una mostra o ascoltando musica sono il mio bagaglio più prezioso.

add: Perché sceglieresti proprio il conservatorio?

R: Pur sapendo cantare per dono naturale,  mi piacerebbe andare a fondo e imparare a riconoscere i meccanismi e le dinamiche che stanno dietro a ciò che ora, per me, è pura intuizione.

add: Uno dei valori fondanti di add è la lightness, intesa come approccio consapevole ma leggero nei confronti della vita. Cosa significa per te lightness?

R: La lightness è il segreto della mia vita, ho scelto di essere ciò che sono e che desidero essere, attraversando quello che la vita mi ha suggerito in maniera spensierata. Convivono in me la consapevolezza di essere una persona affidabile e al contempo spontanea, ho altresì la follia di chi vuole divertirsi. Ciò che ci arricchisce è l’essere liberi di esprimerci in ogni ambito e realizzare qualcosa di innovativo. Bisogna perseverare, impegnarsi ed essere un po’ folli, avere passione e predisposizione non basta.

add: Cos’è per te Milano?

R: Milano è la metropoli delle possibilità. Per chi arriva dalla provincia venire qui è come andare a New York [ride]. Milano mi ha dato la possibilità di ricominciare e mettermi alla prova. Ho aperto qui il negozio nel 2009 e la gente che entrava era attratta da questo mio modo di lavorare, semplice e vero. I clienti sanno riconoscere quando dietro c’è qualcosa che non è solo moda e tendenza, ma verità.

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